Sia per tutelare al di là del vincolo matrimoniale, che per le moderne famiglie “allargate”, il trust ci consente di conciliare i diversi interessi dei membri della famiglia “allargata”, evitando eventuali rapporti conflittuali. E’ possibile quindi programmare il trust in modo da assecondare le necessità di ogni soggetto.
E’ possibile applicare il trust anche in caso di separazione o divorzio, quindi nel periodo che precede la procedura di separazione e successivamente come garanzia che gli accordi presi tra le parti vengano mantenuti.
Un altro uso del trust è per tutelare quei rapporti interpersonali non regolamentati o garantiti dal nostro attuale ordinamento, come ad esempio:
- le coppie di fatto, formate da soggetti che non vogliono o non possono unirsi in matrimonio, il trust tutela il soggetto più debole e costituisce una forma di assistenza per entrambi i membri della coppia di fatto;
- i figli naturali;
- per dare riconoscenza dopo aver ricevuto aiuto.
Anche i nonni possono beneficiare dei trust, infatti è possibile provvedere e assicurare i bisogni della famiglia, escludendo eventuali sperperi da parte di coniugi indegni dei propri figli, terze persone o nipoti spendaccioni.
In questi casi tutto potrà essere garantito e ben protetto anche dopo la morte dei nonni.
Il trust tutela anche il patrimonio dell’assicurazione sulla vita, nel caso un genitore scompaia prematuramente, è infatti possibile prestabilire le modalità di elargizione di denaro secondo tempi e quantità stabilite nell’atto del trust dal disponente.
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